Avevo sempre voluto parlare un’altra lingua. Forse è qualcosa che ho nel sangue, ma sono sempre stato affascinato dalle persone bilingui, trilingui ecc. Guardo con meraviglia quelle che passano senza sforzo da una lingua all’altra… e anche con un po’ di gelosia.

Io stesso, come la maggior parte delle persone, ho “imparato” un’altra lingua a scuola—il francese. Ma, proprio come succede a tanti, dopo aver finito la scuola non l’ho mai più usato. Un peccato.

Qualche anno fa—credo fosse il 2015—sono andato in Italia per la prima volta e ho avuto un colpo di fulmine. La storia, gli edifici, le piazze, le strade antiche, essere circondato dalla cultura ovunque, il canto delle voci della gente che vive la propria quotidianità, il cibo… un bouquet di bellezza. Ero innamorato. E lo sono ancora.

Negli anni successivi, abbiamo fatto molti viaggi in Italia, e ha iniziato a infastidirmi il fatto che, mentre posso immergermi nel paese, nella storia, nell’arte, non potevo capire le parole delle persone, non potevo sostenere una conversazione oltre quelle nei ristoranti.

La pandemia, per quanto sia stata un disastro, ci ha dato l’opportunità di passare molti mesi all’estero ogni anno, e per fortuna abbiamo ancora questa possibilità oggi. All’inizio abbiamo sfruttato queste occasioni per viaggiare per l’Europa da turisti, ma alla fine siamo sempre tornati in Italia.

Finalmente, l’anno scorso, abbiamo deciso di trascorrere questi mesi in Italia ogni anno. È lì che troviamo il nostro cuore. Lo so, è un po’ sdolcinato. Comunque, un anno fa, prima del nostro primo lungo soggiorno in Italia, ho iniziato a imparare la lingua, ed è davvero la cosa più gratificante che abbia mai fatto.

Adesso, un anno dopo, mi trovo al livello B1, dove il mondo della lingua si apre… e con esso, la sensazione di essere bloccato. Per questo inizio questo blog: per ampliare le mie opportunità di usare questa bella lingua mentre aspetto la prossima occasione di scappare in Italia e immergermi di nuovo.

E così, ciao.